West Nile Virus 2023

ll virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus) è un Arbovirus che può infettare l’uomo a seguito della puntura di zanzara infetta. L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nell’ 0,1% di tutti i casi, l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite. Le evidenze scientifiche nazionali ed internazionali hanno dimostrato l’efficacia dei piani di sorveglianza sistematica della cattura di zanzare vettrici e di sorveglianza attiva degli uccelli selvatici nel fornire informazioni precoci sulla circolazione del West Nile Virus.

Da maggio a tutto novembre 2023 viene confermata la strategia di prevenzione in relazione al rischio di trasmissione trasfusionale del West Nile Virus. Lo riporta la circolare emanata il 4 maggio dal Centro nazionale sangue che richiama l’adozione di quanto previsto dal “Piano nazionale prevenzione, sorveglianza e risposta arbovirosi (PNA) 2020-2025” e relativo aggiornamento.

In primis, la raccomandazione ad effettuare il test WNT NAT come alternativa alla sospensione di 28 giorni dalla donazione per i donatori che hanno trascorso anche solo una notte in una delle aree che diventano oggetto delle misure di contenimento. Misure contenute nel decreto ministeriale del 2 novembre 2015 “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.

A questo link è possibile consultare la carta sinottica del Centro nazionale sangue con le aree interessate dai provvedimenti.